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Martedì 28 Luglio 2020
Nasce il sottosegretario Mario Mantovani, ex parlamentare europeo

Il 28 luglio 1950 nasce ad Arconate (Milano) il politico e imprenditore Mario Mantovani, dal 28 maggio 2008 sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti nel IV governo Berlusconi. Laureato in lingue, Mantovani è sindaco di Arconate dal 2001 e nel 1999 e nel 2004 viene eletto parlamentare europeo. Il 13 e 14 aprile 2008 viene eletto al Senato. Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletto al Senato per il PdL e si dimette per incompatibilità il 3 giugno 2013, venendo sostituito da Lionello Marco Pagnoncelli. Alle Elezioni regionali in Lombardia del 2013 viene eletto consigliere regionale nella lista PdL ed è nominato dal presidente Roberto Maroni vicepresidente della Regione Lombardia e assessore alla Sanità. Il 13 ottobre 2015 viene arrestato con l'accusa di abuso d'ufficio, turbativa d'asta, corruzione e concussione per aver truccato gare di appalti relative al trasporto di pazienti dializzati, all'edilizia scolastica e alle case di riposo e per aver fatto pressioni per far assumere persone a lui vicine; i fatti sarebbero stati commessi fra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014, quando Mantovani era senatore, sindaco di Arconate e poi assessore alla Salute della Lombardia. Il 23 novembre 2015 gli vengono concessi gli arresti domiciliari dopo 40 giorni di carcere. Il 14 aprile 2016 torna in libertà per una questione di termini scaduti e il 3 maggio 2016 fa ritorno nell'aula del consiglio regionale. Nell’ottobre 2017 l’accusa di abuso d’ufficio va in prescrizione. Nel settembre 2017 viene coinvolto con l'accusa di corruzione nell'inchiesta che hporta all'arresto del sindaco di Seregno Edoardo Mazza legato alla 'ndrangheta e alla cui campagna elettorale di due anni prima aveva preso parte proprio Mantovani con l'imprenditore Antonino Lugarà (legato a Carmelo Mallimaci, ai Crea e a Giuseppe Morabito). Mantovani subito chiede un’audizione formale alla Commissione Parlamentare Antimafia perché si «ritiene del tutto estraneo alle accuse e il suo nome accostato a sistemi che nulla hanno a che fare con lui». Indagato insieme ad altre nove persone per peculato e fatture per operazioni inesistenti, il 7 novembre 2017 gli vengono sequestrati la settecentesca Villa Clerici a Cuggiono (Milano) e un appartamento in Via Veniero a Milano per 1,3 milioni di euro poiché le onlus del gruppo Sodalitas e della sua fondazione, che gestiscono case di riposo e che beneficiano di finanziamenti regionali, avrebbero pagato affitti (appunto per 1,3 milioni dal 2008) con contratti fittizi per i due immobili riconducibili ai coniugi Mantovani senza però usare i locali. Mantovani presenta ricorso contro il sequestro al Tribunale del Riesame di Milano. Nel febbraio del 2020 la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per Mantovani con le accuse di autoriciclaggio, appropriazione indebita e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni esistenti. Il 17 luglio 2019 verrà invece condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere per turbativa d'asta, corruzione e concussione (il PM chiedeva 2 anni in più).

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